Il grande sonno succulento

La stagione invernale è in pieno svolgimento, le piante grasse sono tutte al riparo da pioggia e freddo (all'incirca) ed hanno rallentato fino quasi a fermarla, la loro attività vegetativa... ma uno sguardo alla serra si dà sempre, anche d'inverno, per cogliere al volo eventuali problemi: marcescenze, scottature, ospiti indesiderati che non se ne vanno neanche col freddo (sgrunt). Aggiungi un posto a tavola, si dice...


Approfittando di una giornata senza pioggia, ma anche senza sole (e si vede dalle foto, tutte sfuocate! oltre che fatte di fretta... okkei, vi prometto che col tempo vedremo le piante nel dettaglio), ho piacevolmente trascorso un'oretta in compagnia delle mie amiche spinose... per gli appassionati, è un gran bel passatempo, credetemi!
Purtroppo sono foto appena antecedenti la storica nevicata del 14 dicembre: da quel giorno, il freddo si è fatto davvero pungente, e il gelo ha rovinato alcune succulente che tengo sempre in bella vista sul balcone. A primavera dovrò fare la conta dei morti e dei sopravvissuti... e si farà spazio per nuove amiche!

Come già detto in precedenza, tengo le mie 280 circa piante grasse nei 3 balconi a disposizione: il giardinetto, esposto a nord, rimane troppo in ombra, oltre ad essere già bello folto. Due dei tre balconi invece risultano abbastanza assolati, tranne quello della cucina dove sono costretta a tenere le succulente a foglia, le non spinose: non disdegno l'assenza di spine, ma ne apprezzo invece le forme e la capacità ornamentale. 

Nella serretta piccola (che verrà presto rimpiazzata dalla nuova serra di babbo natale -uauuuu-) ci sono agavi, opuntie, astrophytum (a proposito, devo aumentarne la collezione), ferocactus ed altre succulente bisognose di sole:


(scusate gli antiestetici elastici In primo piano, oltre alla visione di una pereskia un po' depressa... spero si rifaccia viva in primavera)


Non ridete sotto i baffi, sono cosciente che sono piante ancora giovani, devono crescere, allargarsi ed allungarsi e molte sono frutto di talee o polloni. La pazienza è la virtù dei forti, si dice...

La serra delle succulente "ombrose", con alcuni nuovi acquisti dicembrini (aum aum)



Lo "squarcio" di un ripiano


e il mio amato trespolo ricadentofilo (con annesso sfondo stendinofilo)


E passiamo ora alla Sierra Grande... qui vive la maggior parte delle mie spinose. Come sopra, molte sono giovani e piccole talee (onde per cui la quale... prrr)

Grazie alla mia vena romanticona, non può mancare una vista al tramonto: veduta mozzafiato sulle case e le antenne di fronte...


Un'occhiata veloce all'interno, con le piante in ordine sparso:

(notare il grande e sofisticato termometro interno, degno della migliore stazione meteorologica)





Infine, uno sguardo velocissimo (causa foto oscene) alle piante delicate ricoverate in casa: si trovano davanti o sotto lucernai, quindi buona luce anche se mancanza di sole diretto; la temperatura della casa si aggira su massimo 20° ma purtroppo non ho la possibilità di un vano ad una temperatura intermedia tra quella esterna e quella interna... chi s'accontenta gode, si dice...




 (ben visibile il... dito di polvere sulla mensola! beh, come attenuante ho che si trova a 7 metri da terra fiuuu fiuuu)



E per ora è tutto. Attendo con ansia l'arrivo della primavera, quando saranno tutte fuori a godersi il sole e l'aria tiepida, e mi regaleranno (la speranza è l'ultima a morire, si dice) fioriture spettacolari.

Commenti

  1. E' sempre interessante vedere le sistemazioni degli altri cactofili... davvero belle!
    Forse perché ci immedesimiamo l'un l'altro nelle nostre collezioni di succulente: c'è una sorta di particolare empatia tra gli appassionati di piante grasse!

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  2. Sì sì, hai ragione, ci si capisce... almeno fra di noi.
    Tutti i miei ospiti rimangono perplessi nel vedere tante piante tutte insieme, e non sanno che c'è di peggio!
    Certo che arrangiarsi coi balconi non è semplicissimo... ma in qualche modo si riesce.
    Tu come le fai svernare, invece?
    Ciao, Morena

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  3. Io ho la mezza fortuna di avere una mansarda non riscaldata. Dico "mezza" perché non ha una gran illuminazione: un lucernario di poco meno di 1 metro quadro, quindi niente sole diretto.
    Dato che ci sono circa 12°C, ci metto le piante che non possono stare fuori sottozero (Aloe, Frailea, Schlumbergera, Euphorbia, Hatiora, Lithops, Drosera capensis, Scilla, Echeveria, Senecio, Crassula, Pachypodium etc.); fuori, in una serretta, ci stanno Mammi, Astro, Paròdia, Delosperma, Gymno, Pachyphytum etc.
    Fuori fuori, proprio all'aperto non riparati: Sarracenia e Sempervivum.
    Il problema è che, quest'inverno, una botta di gelo intenso mi ha lessato alcune piante, quindi ora, per sicurezza, ho traslocato TUTTO in mansarda, infatti lo spazio disponibile s'è quasi annullato :-P
    Comunque di nuovo complimenti, bellissime piante!

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  4. Grazie Lorenzo :-)
    Quest'anno anche a me, neve e gelo hanno dimezzato delle piante, quelle che tenevo esposte alle intemperie, ma non tutto è perduto e piano piano ricostruirò i vasi.
    Ciao!

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