Storia di una passione spinosa: considerazioni sadomasochistiche di chi gode nell'accarezzare una palla di spine

Un interesse latente per le succulente forse c'è sempre stato: mi incuriosivano già da tempo quelle forme strane, quelle spine, quelle curve, quei colori, quei fiori che generalmente i coltivatori della domenica vedendoli esclamano: "ma fioriscono pure???". 
Il problema è che non riuscivo a farle campare più di una stagione. Ma soprattutto ero completamente ignorante in materia... non che adesso sia un guru, per carità! 
Diciamo però che a parte le rose universalmente conosciute, le gerbere e le sterlizie che facevano parte dell'addobbo floreale per il mio matrimonio, ero completamente digiuna di fiori e piante.


Poi, tra il 2003 e il 2004, complici una nuova casa molto più luminosa e un forum di giardinaggio che iniziai a bazzicare principalmente per scoprire che diavolo di piante avevo nel giardino appena ereditato (cioè, mica niente, parliamo di "misteriosi" oleandri e "astrusi" gelsomini!), è scoppiata la passione, o chiamiamola pure fissa.
Ho voracemente iniziato ad accumulare sempre più notizie sul come far vivere al meglio queste curiose piante grasse, di cui spesso me ne trovavo "casualmente" un esemplare in mezzo alla spesa del supermercato, schiacciato tra una bistecca e un pacco di pasta.
E dagli oggi, dagli domani, sono arrivata a collezionarne attualmente poco meno di 300... vive. Se dovessi contare anche quelle morte, beh, dovrei aggiungerne qualche decina in più, ma come si suol dire, tutto va a riempire il proprio bagaglio di esperienza! Ok, basta però, la valigia sta faticando a chiudersi...

Essendo una passione relativamente recente, possiedo ancora piccole piante, pochissime di discrete dimensioni: sono generalmente piante a crescita lenta ed io tra l'altro preferisco acquistarle di dimensioni contenute perché mi dà più soddisfazione veder crescere una pianta tra le mie mani... sempre se ci riesce!
Alcune di esse forse neanche le vedrò fiorire, per questo sto già istruendo l'erede che porterà avanti la mia opera: l'erede, per l'appunto, mia figlia... chissà se anche lei è d'accordo!

Commenti

  1. Per me è esattamente la stessa cosa!
    Se non ricordo male, ho sempre avuto un vago interesse per queste famiglie di succulente, nel senso che non mi sono mai state indifferenti.
    Mentre ad altre persone manco entrano nel campo visivo, io notavo sempre la meraviglia di queste sculture naturali (sempre in modo vago, comunque).
    Da circa 4 anni, invece, è cresciuta in modo esponenziale una mania vera e propria. Non so il motivo, non riuscirei a ricordarmi il momento esatto in cui scattò la scintilla.
    So solo che ho con me una Crassula ovata, un'Echeveria (non meglio identificata) e una Scilla violacea da alcuni anni e che, miracolosamente, sono sopravvissute alla mia iniziale ignoranza in casa, in un vaso di ceramica senza foro di scolo e con terriccio universale!!!
    Grazie a internet, negli ultimi 2 anni sono riuscito a reperire informazioni e, soprattutto, pomice, lapillo, zeolite, vermiculite e perlite!
    Quindi si è sviluppata una sorta di assuefazione da succulente, nel senso che ora le vedo ovunque, e ovunque le vendano non riesco a non tornare a casa senza averne comprata almeno una!
    Anche le mie sono per la maggio parte di piccole dimensioni, prima di tutto perché recenti, e poi perché anche io amo vederle crescere fin da giovani. Solo Crassula ovata, Scilla violacea e Hatiora salicornioides sono un po' cresciutelle.
    Se avessi imparato qualcosa almeno 6 anni fa, probabilmente avrei una grossa Austrocylindropuntia subulata!

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